MILLENNIUM GARDENS
a cura di Alessandra Redaelli
Milano, galleria Area\B
10 marzo – 5 maggio 2023
Inaugurazione: giovedì 9 marzo, ore 18.30
Due artiste dallo sguardo disincantato sulle relazioni, amorevolmente ironico e a volte feroce. Irene Balia e Loredana Galante, i cui lavori incarnano una femminilità apparentemente rassicurante, sono le protagoniste della mostra “Millenium Gardens” che la galleria Area\B di Milano presenta dal 9 marzo al 5 maggio 2023. La doppia personale, curata da Alessandra Redaelli, mette in dialogo due autrici la cui produzione è accomunata da trame e sovrapposizioni: da una parte i ricami e le stratificazioni di tessuto su cui opera Loredana Galante, dall’altra l’affastellarsi di intrecci pittorici e piani narrativi delle tele – diverse delle quali inedite – di Irene Balia.
Irene Balia, artista sarda classe ‘85, con le sue atmosfere enfatizzate da colori pieni e pastosi è in grado di comunicare un senso di inquietudine non sempre immediato. I protagonisti dei suoi dipinti appaiono enigmatici, indecifrabili, ambigui, talvolta mascherati o con gli occhi chiusi. I dettagli e ciò che sta in secondo piano sono fondamentali per la lettura dei suoi lavori: finestre spalancate su panorami deserti, tempeste e naufragi dentro un bicchiere, cieli tempestosi, cuori sepolti sotto la sabbia. Le sue tele si pongono in bilico tra il ricordo e rimpianto. Come nell’opera dal titolo “Errore romantico”, grande acrilico su tela di 140x160 cm del 2021, in cui il tema dell’amore è raccontato da un gruppo di persone colte in un’apparente situazione di relax, figure mosse però da una serie di incroci di sguardi e da un linguaggio del corpo in grado di turbare chi le osserva, mettendolo in attesa di qualcosa che sta per accadere.
Sempre sulle relazioni è incentrata la tela “Quando il sole ci nutriva”, anch’essa del 2021: due costumi da bagno sono abbandonati su una spiaggia e diventano testimoni muti, e in qualche modo svuotati del loro senso, nella malinconia del paesaggio e di un albero spoglio –acuminato come un artiglio– che lo domina. Loredana Galante, artista genovese la cui produzione spazia dal disegno all’arte performativa, è presente con i suoi ricami –le tende delicatamente ornate e i preziosi intarsi– dai tratti sottili e i colori tenui. Il suo è un racconto sussurrato il cui sottotesto è però intenso, declinato su materiali e oggetti che testimoniano una quotidianità quasi remota, un senso di casa vagamente retrò. Soggetti floreali, quali ad esempio le orchidee presenti nella piccola opera su tessuto “Orchidee” (2020) rimandano in maniera allusiva a una sessualità carnale e sanguigna. Nella serie di opere “Le Portatrici” (2020) i ricami sulle tende alternano gesti di gentilezza a voli e danze che si possono anche interpretare come cadute: le figure sono a volte fragili e quasi ritrose, altre volte invece sono dotate di una grazia potente.
“Millennium Gardens”, con la sua molteplicità di linguaggi, richiama la varietà di un giardino in cui ogni metaforico fiore o frutto rappresenta i temi e i sentimenti che accomunano gli “abitanti” di questo millennio, con le loro paure, gioie, aspirazioni, desideri e rimpianti, “ma – precisa la curatrice Alessandra Redaelli – è una mostra che richiede anche di lasciarsi andare alle sue ricche suggestioni e che spinge il fruitore a rintracciare i propri significati”.