Tiziano Soro
HAPPINESS POP UP
14 Dicembre - 31 Gennaio 2018
Area/B
a cura di:
Nian-Schan Chan, Thomas Marsan, Silvia Meschino e Giulia Morichi Python; studenti del master in Curatorial Practice - IED Venezia.
"Happiness Pop Up”, un progetto espositivo in collaborazione con giovani curatori provenienti dal master in Curatorial Practice dello IED di Venezia. L'arte di Tiziano Soro, tanto spensierata quanto ricca di significati poco rassicuranti, si presta molto bene ad essere sottoposta al vaglio critico di occhi giovani e sguardi freschi.
Le fonti iconografiche usate da Soro vanno dall’advertising americana degli anni Cinquanta e Sessanta, serbatoio iconografico inesauribile in cui convivono i miti dell’amore romantico con quelli dell’invasione aliena, al cinema e alla televisione, dai tatuaggi fino ai giocattoli per bambini, molti dei quali sono usati dall’artista come basi per le sue sculture.
L’utilizzo di tali fonti extra-pittoriche, perlopiù dal sapore vintage, crea una pittura ibrida in cui si amalgamano immagini realistiche e simboli segnaletici, pattern ornamentali e colori zuccherini.
L’utilizzo di tali fonti extra-pittoriche, perlopiù dal sapore vintage, crea una pittura ibrida in cui si amalgamano immagini realistiche e simboli segnaletici, pattern ornamentali e colori zuccherini.
L’immaginario di Tiziano Soro è quindi solo apparentemente ingenuo e colorato e nasconde un ulteriore livello di significato, meno edificante, percepito dall’osservatore come una sorta di disagio, come quando – spiega efficacemente l’artista – “da bambini ci viene insegnata la differenza tra quando si gioca e quando no e tu ti senti un po' spaesato. Ad esempio quando ho finito il modello della lumaca-cupcake più grande, mi sono accorto che le antenne le avevo fatte inclinate verso il basso: questo, in qualche maniera, nonostante la leggerezza dell'immagine, mi provoca un leggero senso di dolce sofferenza, senza la pretesa di soffrire realmente”.
Oltre ai pezzi unici, tele e sculture in resina, numerosi multipli, litografie e stampe 3D.
Completa la mostra un catalogo edito da Area B e realizzato da Xxystudio con una presentazione di Nian-Shan Chan e Thomas Marsan e un’intervista all’artista di Silvia Meschino e Giulia Morichi Python.