Michael Rotondi (Bari, 1977). Attualmente vive e lavora a Milano.
Invitato alla Biennale di Praga (2009) e ad una residenza a Londra per l'Università della perfomance; espone a Berlino e Valona in due collettive (2010), ad un progetto collettivo a New York per Scope Art Fair (2011) e alla Biennale Italia-Cina alla Villa Reale di Monza (2012); una personale a Mumbai, India, dopo aver vinto una residenza per il Laguna Art Prize di cui è finalista (2013); un'altra personale a Varsavia (2014).
Dal 2014 è nella collezione internazionale Apt Global e Benetton.
Ha esposto alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per la collezione d'arte “Imago Mundi” di Benetton (2015).
Nel 2016 una mostra ed una performance al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone dal titolo “Rumore Rosso” e l’anno dopo la personale “End Hits”. Entra nel gruppo di artisti Wurmkos.
Esce un libro monografico edito da E20Progetti editore sul suo lavoro: Michael Rotondi 2006-2016. I don't care about painting. Viene invitato alla Biennale di Teheran in Iran.
Una personale, “Post-ornamento”, a Milano alla galleria Area/B, riflette sul concetto di Beuys: la riconciliazione tra uomo e natura. Finalista del Premio Cairo 2017 espone a Palazzo Reale di Milano dopo una mostra con Wurmkos al PAV di Torino (2017).
Nel 2018 viene invitato al progetto pubblico “Fuori Luogo” per la Biennale internazionale “Manifesta 12” a Palermo. Progetta un’installazione che ripercorre i momenti dell’alluvione di Livorno chiamata “Mota” nello spazio espositivo di Circoloquadro situato nel quartiere periferico di Niguarda a Milano.